sabato 7 dicembre 2013

Umani, troppo umani.

Opinione (s.f.) : Idea, giudizio individuale, punto di vista soggettivo

Una delle cose più importanti riguardo ciascuna persona è la sua opinione. Essa delinea ciò che noi siamo, come ci comportiamo dinnanzi a determinate situazioni e/o determinate persone; le opinioni ci fanno votare un determinato partito politico, ci fanno parlare di determinati argomenti, ci fanno perfino baciare un tipo di persona piuttosto che un'altra.

sabato 2 novembre 2013

Ma tu sei forte, ce la farai.

(...) ma tu sei forte e ce la farai.”  


Ieri ragionavo sulla forza che una persona può avere.
Chiaramente non parlo della forza fisica, ma di quella strana spinta che ti porta ad alzarti dal letto la mattina ed a metterti in moto nel sentimento di voler fare qualcosa di costruttivo. Per te o per gli altri.
Spinta che, sebbene normale, viene messa a dura prova da alcuni eventi da cui (purtroppo) non sempre possiamo allontanarci volontariamente.

giovedì 31 ottobre 2013

10 piccoli pensieri

Scritto nel 2011, un periodo particolare.


Nella vita ti succedono cosi tante cose, belle e brutte, che è impensabile trascriverle. Forse al massimo le puoi tramandare,ai figli, agli amici, alla donna che ami, l'importante è che da essi non siano accolte come semplici parole ma come pensieri.

lunedì 28 ottobre 2013

Snoopy ovvero l'amore come irritante ed irresistibile



Tratto dal libro di Francesco Piccolo "Il desiderio di essere come tutti", Enaudi editore.

<< (...) Per dare il colpo finale anche a quel mio azzardo sotto forma di Snoopy avvolto nella carta rosa. Dimostrava in pratica - quasi si potrebbe dire che quantificava - la grandezza del mio errore, quanto farsi fuori sincrono con il mondo cui aspiravo, e perfino con l'amore cui aspiravo (...) Perché da quel giorno il rapporto con l'amore sarebbe cambiato per sempre, trascinandosi dietro un incontrollato desiderio di rivalsa, di riscatto, di vendetta - per sintetizzare, avrei vissuto l'amore per il resto della mia vita con un misto di concretezza (avere a che fare soltanto con amori possibili) e di cinismo (non avere nessun timore di provocare sofferenza, perché ero in credito illimitato con la sofferenza); la mia idea di me stesso, con quello Snoopy in mano, sarebbe diventata l'immagine di un rimprovero continuo: prima a me stesso, e poi a chiunque volesse amarmi. (...) >>.

Mentre leggevo queste poche righe, sul Corriere di oggi, ho provato due istinti viscerali in me; istinti tanto profondi quanto umani e che, penso, la maggior parte dei lettori possa provare, se hanno veramente vissuto.


martedì 22 ottobre 2013

Perugia: risate notturne

Perugia                                                                                                                                    21/10/2013



Piove, e la città è incastonata nella nebbia delle nuvole basse. Mi trovo in un'accogliente camera d'albergo che affaccia su un vicoletto dal sapore squisitamente duecentesco (per citare P.Daverio).

Se cerchi una città che ti faccia respirare aria da medioevo, Perugia è il luogo adatto.

domenica 6 ottobre 2013

Odiare & Amare

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Catullo - Carme 85

Ὲρέω τε δηὖτε κοὐκ ἐρέω,
καὶ μαίνομαι κοὐ μαίνομαι.
Anacreonte
(Fonte Wikipedia)


Odiare ed amare.

Sono due dei sentimenti più forti tra quelli che costellano il panorama delle emozioni umane.

Quando tu ami qualcuno, non si parla di un semplice, seppur profondo, volere bene, di amicizia, di un legame d'affetto a livello familiare o personale. Si parla di Amore...quel sentimento che pochi forse conosceranno, nella tempesta di sentimenti moderni che ci circonda.
Soprattutto in questi tempi in cui cerchiamo attenzioni disperatamente, attraverso frasi sulle reti sociali (Facebook in primis). Frasi in cui cerchiamo qualcuno a cui interessi ciò che scriviamo, ciò che pensiamo, attraverso una semplice risposta, un semplice “mi piace”, anche attraverso una critica.
Cerchiamo sicurezze.

mercoledì 28 agosto 2013

Il "Fantasticare"

E' una delle cose più belle, sia che ci si trovi tra i banchi di scuola (dalle elementari alle superiori, chi non l'ha fatto?) che nella vita adulta : sogni di donne, vacanze, avventure e ricchezze hanno sempre animato la letteratura mondiale, da « Le mille e una notte » a « Robinson Crusoe ».

Come per tutti i concetti, tuttavia, sarà d'obbligo darne una definizione : quando io parlo del cosiddetto « Fantasticare », non parlo del semplice atto che spesso viene descritto come il sognare ad occhi aperti, tipico di ragazzi nullafacenti e/o di adulti eterni bambini. Né intendo tratteggiare il semplice atto di immaginare eventi di per sé irrealizzabili nella realtà; questi sono alcuni dei significati che si possono attribuire al termine, ma non sono sufficienti a racchiuderlo.

Il “Fantasticare” è l'atto di reinventare continuamente la realtà attraverso la combinazione dei suoi elementi più realistici. Non è il semplice atto di immaginare l'arrivo del principe azzurro o il possesso di una gamma di poteri fra i più spettacolari: questo è il tipo di fantasia più banale ed immaturo, tipico dei bambini (che eppure hanno così tanto da insegnarci!). Mi riferisco alla capacità – innata – di riuscire a creare una storia (verosimile) dalla semplice osservazione e constatazione degli elementi che ci circondano.

domenica 25 agosto 2013

Riflessione su Napoli

Giovedì 22 Agosto 2013

Napoli Centrale, ore 10.09

E' successo! Per la prima volta nella mia vita ho assistito all'impensabile: un intercity di Trenitalia è arrivato in anticipo! Sarebbe giusto commuoversi?
Il problema è che adesso mi tocca aspettare gli altri seduto sulle panchine della stazione, vicino ad un signore che, apparentemente, è morto.


Intercity 702 dir. Latina , ore 20.02

Non scrivo mai quando visito un luogo: ciò gli toglierebbe la magia. Solo alla fine di una giornata, durante il (più o meno) lungo viaggio di ritorno, posso fare un conto delle esperienze fatte e cercare di tirare fuori qualche pensiero coerente.

Ed oggi voglio tirare le somme proprio su Napoli.

venerdì 16 agosto 2013

Venezia





Poesia scritta sul retro di una mappa di Venezia, del quale mi ero totalmente dimenticato.







Venezia è il traghetto che solca le strade azzurre,
il via vai dei turisti che seguono spiriti di mercanti locali,
xe la più bea,
è il nord del mio paese ma il suo punto più a oriente,
è storia e povertà,
è un pozzo sigillato ed abbandonato nel silenzio,
è una ragazza che ascolta i blink 182 sopra un canale millenario,
è troppo cara,
non è mestre.

Venezia non è palude ma acqua che diviene casa,

è odore di canale soffocato dal profumo del vino,
è francese di stile e calabrese di terra.
Venezia è un sogno,
che non sarà morto finchè la gente la vivrà come sua...
è la gondola troppo cara lasciata ai turisti,
ed è la merce in ribasso che solca i canali.

Venezia è rumore di piazza,

e silenzio di calle,
è nome di storia,
e ricerca di un futuro che si nasconde sotto la foschia della laguna.

Venezia è mare, ma anche terra,

è monastero semplice,
è chiesa barocca,
è veneto ed inglese...

Venezia è sogno lontano & materia che sfugge.




mercoledì 31 luglio 2013

Camminare per Corso della Repubblica

E' probabilmente una delle cose che ho fatto di più nella mia vita. Ho camminato in lungo e in largo per tutta la città, nel mio quartiere, sul lungomare del nostro territorio, per le sue vie meno conosciute... eppure rimane lui la meta preferita delle mie passeggiate.Sia che fosse affollato durante le domeniche d'autunno od i sabati di maggio che deserto nei lunedì d'inverno o d'agosto.

mercoledì 24 luglio 2013

Il suono della domenica

Non potete capire la calma che ti sfiora, che respiri lento, nel vento che muove le foglie di un pioppo. Le ondeggia, le sfiora, le fà danzare: ballerine verdi perse nel cielo blu. Ed il silenzio...dio il silenzio! Nulla sfiora la calma del pranzo domenicale; cani lontani esplodo in latrati mentre gli uccelli sorvolano parchi vuoti. Ci sarà tempo per il ritorno alla quotidianità, ci sarà tempo per i momenti spesi al bar e le aule di scuola avranno modo di riempirsi. I balconi e le finestre risuonano di risa, rumore di posate e ricordi di famiglia.

A' soixante kilometres au sud de Rome

Ogni volta che conosco un francese per la prima volta, in seguito alla ormai tipica domanda bordolese circa la mia appartenenza o meno alla gente di Cervantes, segue la classica domanda "Tu viens d'où, en Italie?" (Da dove vieni in Italia?). Qui scatta in me un processo automatico, ben oliato con il tempo che consiste in 3 fasi distinte:
- Rome;
- Bon, en veritè, j'etudie à Rome mais je n'habite pas là; (Beh, veramente studio a Roma ma non abito là)
- J'habite dans une petite ville au sud de Rome, presque 60 km au sud...Latina. (Vivo in una piccola città a sud di Roma, a circa 60 km a sud, Latina)

Quella notte


La musica batteva la finestra, facendola sussultare leggermente. Da fuori i vicini potevano sentire soltanto il suono offuscato del brano che risuonava alla radio, ma dentro casa era un'altra storia. La voce del cantante usciva dalle casse quasi urlando, stravolgendo il ritmo e la musicalità per un sacrificio interamente dedicato al senso delle parole.
Tanto tempo era passato da quella sera, quella calda, umida, bastarda sera in cui lei, sotto il suono della stessa canzone, lo aveva lasciato. Senza molte parole è vero, ma abbastanza da incidergli il cuore con segni di fuoco. Sentiva la musica e si ricordava il sapore amaro, simile al sangue, che aveva percepito in bocca : il sapore della delusione, il sapore della disfatta. L'impotenza di una scelta presa da altri, l'impotenza del potere controbattere, rispondere qualcosa...la pesantezza del silenzio che chiudeva il sorriso dei suoi occhi.

giovedì 13 giugno 2013

Passi che risuonano

Cammino,
i miei passi risuonano sordi nella notte, accompagnati solo dal suono del vento che trascina le foglie sulla strada. Assordante è il suono dei miei pensieri. Troppe cose, troppe poche cose che si mescolano in un ritmo che non lascia spazio.
Sguardo basso, vista lontana al di là degli occhi. Paure che si trascinano, pensieri lontani, azioni mancate che spingono al voler gridare. I palazzi si scuotono al suono dei miei urli muti. Un pensiero di sacrificio accompagna ormai tutti i miei giorni, sacrificio personale. Ma il troppo da perdere mi salva. Non il mio ma di coloro che mi accompagnano in questa strada lunga una vita.
Senti il vento, pensi che sia diverso da quello che hai già sentito?
Cambiare è la parola, paura è il sottofondo, triste è il risultato.

Cosa ne è di tutto il resto? Non poter più contare sull'aiuto dei grandi, ne di quello dei falsi amici.

Cammino,
i miei passi risuonano sordi nella notte, accompagnati solo dal suono del vento che trascina le foglie sulla strada.

lunedì 20 maggio 2013

Riforme a "Costo Zero"

L'occasione di riflettere molto spesso viene dal caso. Ovvero basta una semplice domanda e ti ritrovi a pensare su una cosa scontata, una cosa sulla quale non avresti mai fatto un ragionamento se tale domanda non fosse stata posta.
Ebbene la mia chance di pensare mi si è presentata sotto forma di un post su Facebook; un post ove un mio amico mi chiedeva quali fossero, secondo me ed altre persone, le riforme a "costo zero" (rispetto alla spesa pubblica) che anche domani potremmo approvare ed applicare, se solo vi fosse la volontà politica. E come tutte le cose sulle quali pensi di avere una risposta già pronta, si parte tranquilli salvo poi fermarsi ogni 5 secondi: indecisioni, i ma, i però, le idee che si infrangono come vetro al tocco del pavimento detto "realtà".



Quali sono le riforme di cui questo paese, L'Italia, avrebbe bisogno?


Troppo spesso ne sentiamo parlare ed ascoltiamo, senza controbattere, opinioni altrui dette in una scatola televisiva. La riforma della giustizia, la cittadinanza, il lavoro etc.
Allora per una volta mi sono fermato, ho iniziato ad osservare fisso il muro, e mi ci sono messo su.

venerdì 29 marzo 2013

Il lungo ritorno

Aeroporto di Marsiglia                                                                                         28/03/2013       15:00h

Attendo che chiamino il mio Gate, pardon “ma Porte”, per tornare a casa. La decisione di ritornare a Latina l'ho avuta all'ultimo momento: tra persone che partivano e parenti che arrivavano non mi andava di trovarmi con le mani in mano a Bordeaux.

La ricerca della migliore soluzione per il ritorno è stata dura e mi ha preso tutto un pomeriggio:
-Bordeaux- Roma (Ryanair) a causa della Pasqua, mi sarebbe costato 170 € solo andata;

- Bordeaux- Milano (Easyjet) 220 € sola andata a cui aggiungere il biglietto per il freccia/italo;

- Ritorno in treno con tutte le soluzioni possibili (Bordeaux - Nizza oppure Lione? Forse Parigi e poi volo o magari fino a Ventimiglia per prendere un trenitalia!);

- Autobus di 26h che da Bordeaux parte alle 5, passa per Parigi e arriva alle 10 di mattina del giorno dopo a Roma!!!

Osservando l'ultima possibilità e rendendomi conto di essere alla frutta (veramente), stavo per gettare la spugna. Ma, come sempre, ho trovato una soluzione in extremis, anche se “rustica”.

lunedì 25 marzo 2013

Je suis en train de perdre moi-meme

Sto perdendo me stesso,
nei sorrisi non ricambiati
negli sguardi persi nel vetro del tram
nelle troppe volte che mi nego.
Sto perdendo me stesso,
nelle feste mai completate
nelle ire mai sfogate
nel sopportare chi non lo merita
nel sgridare chi non dovrei.
Sto perdendo me stesso,
nei video sciocchi
nelle pagine mai lette
nell'apatia distruttiva
che batte come la pioggia d'aquitania sulla finestra.
Sto perdendo me stesso,
nell'insicurezza dinnanzi all'obiettivo,
nel passaggio sbagliato,
nel pensare che amico è chi sorride freddi denti di ghiaccio.
Sto perdendo me stesso o sono già perso?
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.