Poesia scritta sul retro di una mappa di Venezia, del quale mi ero totalmente dimenticato.
Venezia è il traghetto che solca le strade azzurre,
il via vai dei turisti che seguono spiriti di mercanti locali,
xe la più bea,
è il nord del mio paese ma il suo punto più a oriente,
è storia e povertà,
è un pozzo sigillato ed abbandonato nel silenzio,
è una ragazza che ascolta i blink 182 sopra un canale millenario,
è troppo cara,
non è mestre.
Venezia non è palude ma acqua che diviene casa,
è odore di canale soffocato dal profumo del vino,
è francese di stile e calabrese di terra.
Venezia è un sogno,
che non sarà morto finchè la gente la vivrà come sua...
è la gondola troppo cara lasciata ai turisti,
ed è la merce in ribasso che solca i canali.
Venezia è rumore di piazza,
e silenzio di calle,
è nome di storia,
e ricerca di un futuro che si nasconde sotto la foschia della laguna.
Venezia è mare, ma anche terra,
è monastero semplice,
è chiesa barocca,
è veneto ed inglese...
Venezia è sogno lontano & materia che sfugge.
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