mercoledì 24 luglio 2013

Il suono della domenica

Non potete capire la calma che ti sfiora, che respiri lento, nel vento che muove le foglie di un pioppo. Le ondeggia, le sfiora, le fà danzare: ballerine verdi perse nel cielo blu. Ed il silenzio...dio il silenzio! Nulla sfiora la calma del pranzo domenicale; cani lontani esplodo in latrati mentre gli uccelli sorvolano parchi vuoti. Ci sarà tempo per il ritorno alla quotidianità, ci sarà tempo per i momenti spesi al bar e le aule di scuola avranno modo di riempirsi. I balconi e le finestre risuonano di risa, rumore di posate e ricordi di famiglia.



Lontano c'è il mare, e se l'orecchio è allenato e la mente lontana, lo puoi sentire scorrere sulla sabbia...avanti ed indietro finchè uno dei due non si stancherà o morrà. Oggi non c'è tempo per proclami sui gornali, la politica và nel cassetto dei giornali comprati e mai letti, l'economia nel piatto di pasta e nel bicchiere di vino sorseggiato.

E' un momento speciale, unico che non può esistere se non 7 giorni dopo. E' ora e forse mai più.

Intanto i pioppi ballano ancora innamorati del vento, lo seguono come note di musica, come una scena di un film muto...ed è qui che passa il sorriso sulle labbra, innamorato del suo suono.

"...che suono fà la domenica da te?" (Adelmo Fornaciari)

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