L'homme est non seulement tel qu'il se conçoit, mais tel qu'il se veut.
Esco una sera di ottobre, come tante altre. Fuori inizia a fare freddo, quel fresco ancora lontano dal gelido inverno ma che già inizia a farti sognare locali pieni e chiacchiere al chiuso.
Guardo l'orologio: 'è in ritardo' penso tra me e me. Decido quindi di aspettare all'interno del locale.
Seduto al tavolo mi do un'occhiata intorno, ponderando le coppie in uscita, le famiglie ed i gruppi di amici; osservo i libri impolverati, i poster ormai scoloriti dal passare del tempo. Fatto ciò, senza nemmeno pensarci, estraggo il cellulare dalla tasca e mi connetto. Messaggi su whatsapp, email, messenger ed infine Facebook, sono le mete del mio peregrinaggio virtuale.
Rifletto d'improvviso: mi trovo ad osservare la vita tramite lo schermo del mio smartphone perfino quando non sono a casa, annoiato. Guardo la vita altrui anche quando dovrei vivere io stesso.
Stacco gli occhi dalle immagini, blocco lo schermo e lo appoggio rivolto all'ingiù sul tavolo. Mi guardo intorno, voglio cogliere i suoni e le risate, i baci e le chiacchiere, misti all'odore di carne, patatine fritte e birra.