mercoledì 28 agosto 2013

Il "Fantasticare"

E' una delle cose più belle, sia che ci si trovi tra i banchi di scuola (dalle elementari alle superiori, chi non l'ha fatto?) che nella vita adulta : sogni di donne, vacanze, avventure e ricchezze hanno sempre animato la letteratura mondiale, da « Le mille e una notte » a « Robinson Crusoe ».

Come per tutti i concetti, tuttavia, sarà d'obbligo darne una definizione : quando io parlo del cosiddetto « Fantasticare », non parlo del semplice atto che spesso viene descritto come il sognare ad occhi aperti, tipico di ragazzi nullafacenti e/o di adulti eterni bambini. Né intendo tratteggiare il semplice atto di immaginare eventi di per sé irrealizzabili nella realtà; questi sono alcuni dei significati che si possono attribuire al termine, ma non sono sufficienti a racchiuderlo.

Il “Fantasticare” è l'atto di reinventare continuamente la realtà attraverso la combinazione dei suoi elementi più realistici. Non è il semplice atto di immaginare l'arrivo del principe azzurro o il possesso di una gamma di poteri fra i più spettacolari: questo è il tipo di fantasia più banale ed immaturo, tipico dei bambini (che eppure hanno così tanto da insegnarci!). Mi riferisco alla capacità – innata – di riuscire a creare una storia (verosimile) dalla semplice osservazione e constatazione degli elementi che ci circondano.

domenica 25 agosto 2013

Riflessione su Napoli

Giovedì 22 Agosto 2013

Napoli Centrale, ore 10.09

E' successo! Per la prima volta nella mia vita ho assistito all'impensabile: un intercity di Trenitalia è arrivato in anticipo! Sarebbe giusto commuoversi?
Il problema è che adesso mi tocca aspettare gli altri seduto sulle panchine della stazione, vicino ad un signore che, apparentemente, è morto.


Intercity 702 dir. Latina , ore 20.02

Non scrivo mai quando visito un luogo: ciò gli toglierebbe la magia. Solo alla fine di una giornata, durante il (più o meno) lungo viaggio di ritorno, posso fare un conto delle esperienze fatte e cercare di tirare fuori qualche pensiero coerente.

Ed oggi voglio tirare le somme proprio su Napoli.

venerdì 16 agosto 2013

Venezia





Poesia scritta sul retro di una mappa di Venezia, del quale mi ero totalmente dimenticato.







Venezia è il traghetto che solca le strade azzurre,
il via vai dei turisti che seguono spiriti di mercanti locali,
xe la più bea,
è il nord del mio paese ma il suo punto più a oriente,
è storia e povertà,
è un pozzo sigillato ed abbandonato nel silenzio,
è una ragazza che ascolta i blink 182 sopra un canale millenario,
è troppo cara,
non è mestre.

Venezia non è palude ma acqua che diviene casa,

è odore di canale soffocato dal profumo del vino,
è francese di stile e calabrese di terra.
Venezia è un sogno,
che non sarà morto finchè la gente la vivrà come sua...
è la gondola troppo cara lasciata ai turisti,
ed è la merce in ribasso che solca i canali.

Venezia è rumore di piazza,

e silenzio di calle,
è nome di storia,
e ricerca di un futuro che si nasconde sotto la foschia della laguna.

Venezia è mare, ma anche terra,

è monastero semplice,
è chiesa barocca,
è veneto ed inglese...

Venezia è sogno lontano & materia che sfugge.




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