Non si può scrivere di Latina quando vi ci si trova all'interno. E' come scrivere di un'amante quando la si ama e/o la si ha di fronte:
Nel primo caso si tralasciano tutti gli aspetti più dolorosi, oscurati alla vista dall'amore che si prova nei suoi confronti. Nel secondo caso tali aspetti insignificanti o brutti risplendono come fari, togliendo importanza ai suoi aspetti migliori.
Nel primo caso si tralasciano tutti gli aspetti più dolorosi, oscurati alla vista dall'amore che si prova nei suoi confronti. Nel secondo caso tali aspetti insignificanti o brutti risplendono come fari, togliendo importanza ai suoi aspetti migliori.
Latina per me è un mare di sensazioni ricollegabili ai sensi, che si spingono fino al cuore, nei sentimenti. Per me l'immagine che ho di questa città è diversificata in base alle età della mia vita finora vissuta. Dall'infanzia al mio scritto attuale, compiuto in mezzo alle vallate dell'Alto Adige innevate.
Se qualcuno mi dovesse chiedere cosa mi ricordo di Latina all'improvviso, risponderei, senza dubbio, “Casa”. E' il posto dove sono nato, dove sono vissuto, dove ho amato ed amo ancora. Dove posso leggere le sue strade a memoria, dove non conta il nome delle vie, ma i punti di riferimento ai quali la mia mente si può appoggiare.
Il ricordo delle lisce pareti di marmo degli edifici razionalisti (per non dire fascisti) che mi portano a chiedermi perché non si costruisca più cosi, e ci si sia lasciati convincere dai palazzoni degli anni '70 oppure dai rombi tintinnanti di Nasso. Già gli edifici...gli stessi che quando vedo in tv immagini del tribunale di Milano, mi portano a rivederci il mio di tribunale. Stesso stile, stessa scritta IVSTITIA.
Il ricordo delle lisce pareti di marmo degli edifici razionalisti (per non dire fascisti) che mi portano a chiedermi perché non si costruisca più cosi, e ci si sia lasciati convincere dai palazzoni degli anni '70 oppure dai rombi tintinnanti di Nasso. Già gli edifici...gli stessi che quando vedo in tv immagini del tribunale di Milano, mi portano a rivederci il mio di tribunale. Stesso stile, stessa scritta IVSTITIA.
Latina è poi passeggiate infinite nella loro uguaglianza, sotto i portici, davanti vetrine sulle quali solo la stagione incide, davanti gioiellerie o pub immutabili tranne che nel nome. Ma ciò ha il suo vantaggio: ti porta ad apprezzare più la compagnia della persona che hai affianco che non la staticità dei luoghi.
Ed è qui che si innesta uno degli aspetti più tipici della mia città: i bar. Essi hanno sostituito le piazze, le biblioteche, le assemblee. E' qui che ci si riunisce, si socializza e ci si distingue in base al luogo.
Dimmi che bar frequenti (o non frequenti) e ti dirò chi sei.
Gente che vi passa le ore, le giornate, i sogni; Amori che nascono o muoiono davanti un caffè od un aperitivo. Macchine che sfrecciano, suonano, parcheggiano in doppia fila per non pagare pochi spicci, alzano la musica o gridano di felicità dalle voci dei loro occupanti. Sigarette che si spengono, toni d'importanza assunti boccata dopo boccata, labbra che si desiderano e cosce troppo belle o troppo grasse. Uomini ancora bambini che pensano poco, donne che si mostrano troppo perché non fanno affidamento su ciò che valgono ma solo su ciò che sembrano.
Dimmi che bar frequenti (o non frequenti) e ti dirò chi sei.
Gente che vi passa le ore, le giornate, i sogni; Amori che nascono o muoiono davanti un caffè od un aperitivo. Macchine che sfrecciano, suonano, parcheggiano in doppia fila per non pagare pochi spicci, alzano la musica o gridano di felicità dalle voci dei loro occupanti. Sigarette che si spengono, toni d'importanza assunti boccata dopo boccata, labbra che si desiderano e cosce troppo belle o troppo grasse. Uomini ancora bambini che pensano poco, donne che si mostrano troppo perché non fanno affidamento su ciò che valgono ma solo su ciò che sembrano.
Birre lasciate sui marciapiedi di via Neghelli, al freddo, al caldo, chiacchiere, sguardi, tentativi disperati di mostrare il proprio “io” oltre a Facebook, mascherandosi. O forse per passare il tempo, dato che il sabato sera “si deve” uscire, non puoi rimanere a casa.
Latina è ricordi d'asilo e di rotonde che hanno sostituito vecchi semafori. L'ovetto Kinder e il panino al prosciutto di via Tuscolo o l'uscita di via Quarto. E' viaggi in motorino dalla q5 al classico attraverso file di macchine inferocite nelle mattine di tutto l'anno, uggiose, fredde, ventose, calde. E' passeggiata la domenica tardo pomeriggio.
Latina è il mare che è uno schifo, ma il cui verde ti rapisce.
E' via del Lido coi sui platani che proseguono fino all'orizzonte che si spegne nell'asfalto.
E' particolari mai visti o sui quali lo sguardo non si è mai fermato a sufficienza.
E' il ritorno a piedi alle 10 di mattina col vocabolario di greco sotto braccio a causa sciopero. E' la stazione che vedo troppo spesso per andare a studiare od a dare esami.
E' via del Lido coi sui platani che proseguono fino all'orizzonte che si spegne nell'asfalto.
E' particolari mai visti o sui quali lo sguardo non si è mai fermato a sufficienza.
E' il ritorno a piedi alle 10 di mattina col vocabolario di greco sotto braccio a causa sciopero. E' la stazione che vedo troppo spesso per andare a studiare od a dare esami.
Ma Latina è anche brutte esperienze. Persone montate o cattive ne sono solo la punta dell'iceberg, dato che essa, condannata tra la realtà di città media e la sua natura provinciale mai morta, è fatta di voci, pettegolezzi, veleni.
E' fatta dall'avere più muscoli, più culo, risposte pronte e amiche velenose. E' mai fidarsi di nessuno. Cosa questa ribaltata dalle 2/3 persone decenti che incontri nella tua vita.
E' fatta dall'avere più muscoli, più culo, risposte pronte e amiche velenose. E' mai fidarsi di nessuno. Cosa questa ribaltata dalle 2/3 persone decenti che incontri nella tua vita.
Latina arriva al punto di scrivere “sono felice” e veder correre persone da te a chiederti il perché e a tentare di farti sentire come loro.
Latina è umidità e caldo d'estate ed anche la gioia della rara neve d'inverno.
Ma non dubitate, Latina è anche amici che viaggiano con te, che ti aiutano, che ti amano. Latina non è Roma (per fortuna), non è Napoli. E'... Latina, semplicità disarmante. Con la sua storia ed i suoi difetti. E' l'ignorante coi soldi, è l'intelligente a cui si parla dietro, è il furbo che se ne sbatte e il debole che fugge.
Quando dico che sono di Latina è strano sentirsi dire “ah, Roma quindi”, ma capisco che tutto ciò che questa città può creare e far pulsare, non è un dono accessibile a tutti.
Latina è la mia città, il mio punto fisso, quella per cui, ovunque io sia in giro per il mondo, pronuncerò il suo nome con piacere. Sarà sempre casa mia, tra gelati, giri in motorino, ricerca di parcheggi d'estate, vecchi dissapori e nuovi amori.
Non si sceglie il luogo dove si nasce.
Ma si sceglie che cosa puoi fare per miglioralo, per amarlo ancora di più. Si sceglie di lottare per lui oppure, nella peggiore delle ipotesi, si sceglie di abbandonarlo.
Ovunque andrai, per quanto potrai nascondere tra le curve della memoria il luogo dove sei nato, rimarrai sempre un latinense, sia nel bene che nel male.
Ma si sceglie che cosa puoi fare per miglioralo, per amarlo ancora di più. Si sceglie di lottare per lui oppure, nella peggiore delle ipotesi, si sceglie di abbandonarlo.
Ovunque andrai, per quanto potrai nascondere tra le curve della memoria il luogo dove sei nato, rimarrai sempre un latinense, sia nel bene che nel male.
“Racconterai
Tra le strade e il mare nasceranno nuovi Dei
Salutarsi senza addii
Riscopro la forza anche di un sorriso
Guarda, è giorno(...)”
Tra le strade e il mare nasceranno nuovi Dei
Salutarsi senza addii
Riscopro la forza anche di un sorriso
Guarda, è giorno(...)”
Nessun commento:
Posta un commento