lunedì 26 dicembre 2011

Riflessione (molto) breve sulla scrittura


Lenta strusciava la penna sulla carta, mentre l'inchiostro si seccava, ansa dopo ansa, lei dipingeva parole. Quali fossero, che cosa dicessero, questo era compito dei lettori scoprirlo. Il suo compito era creare: non mere sillabe, lettere che unite creavano un senso logico, ma pensieri, regni, re e regine lontane che avrebbero preso vita grazie ad un semplice gesto della mano.
In fondo la parola artista è diversa dalla parola scrittore. Anche se l'uno è l'altro, e viceversa; scrittore è un mezzo utilizzato per indicare colui che non solo immagina ma crea, fa sorgere dalla carta (o dalla pietra, la pergamena in base alle epoche) mondi diversi a questo o uguali. Dove le imperfezioni si trovano massimizzate per farcele notare con più forza. Egli è colui che crea mondi specchio, ove ognuno affacciandosi vi si ritrova.
Quando una persona scrive, sia questo importante, inutile o di poca importanza, ciò che egli realizza, apre uno scenario, un mondo nel quale si apre tutto sé stesso. In fondo in un libro cosa si trova, se non la rappresentazione parafrasata della nostra vita, di noi stessi e delle tragicomiche esperienze che viviamo?
Scrive, legge, immagina, pensa e collega...notate bene questo non è il lavoro esclusivo dello scrittore; ciò è comune a noi tutti, è insito in noi. Cosi come in ognuno vi può essere un artista (che sia aiuto parrucchiere o avvocato) in ognuno vi può essere scrittore. Serve solo voglia, ispirazione e senso in quel che si vuole comunicare.

sabato 24 dicembre 2011

Natale

 

Neve accarezza i vetri
mentre le pochi luci della valle risplendono,
Cartoni d'infanzia s'accendono nell'etere,
odore di cucina, pesce, carne & famiglia
Il buio arriva
come le stelle, bagliori del cielo;
freddo...nella pelle, nelle ossa.
Parenti e odori,
portano,
ricordano,
fanno assaporare tante cose,
presenti e lontane.

Eucalyptus


Non si può scrivere di Latina quando vi ci si trova all'interno. E' come scrivere di un'amante quando la si ama e/o la si ha di fronte:
Nel primo caso si tralasciano tutti gli aspetti più dolorosi, oscurati alla vista dall'amore che si prova nei suoi confronti. Nel secondo caso tali aspetti insignificanti o brutti risplendono come fari, togliendo importanza ai suoi aspetti migliori.

Latina per me è un mare di sensazioni ricollegabili ai sensi, che si spingono fino al cuore, nei sentimenti. Per me l'immagine che ho di questa città è diversificata in base alle età della mia vita finora vissuta. Dall'infanzia al mio scritto attuale, compiuto in mezzo alle vallate dell'Alto Adige innevate.

Stay Hungry, Stay Foolish.

Cosa si può ricordare di questo 2011?
Beh noi Italiani, oltre ai festeggiamenti della momentanea assenza dal palcoscenico del puttaniere per eccellenza (ma che continua a muovere i fili dietro la scena vedi vicenda Mills e la rinnovata concorrenza inesistente tra Rai Mediaset), non possiamo gioire di molto.

Nel mondo si è avuta la “Primavera Araba”, il movimento del c.d. 99% che dal latino “Indignados” è altresì divenuto “Occupy Wall Street”.
La crisi uccide e santifica nuovi paesi, flaggellando con particolare violenza la nostra Europa; e noi?

Noi si è passati dal protestare per non morire come berlusconiani (cosa peraltro non riuscita visto il suo arrichimento dal 1994 al 2011) al gridare di gioia quando ad entrare sulla scena è stato un professore.
Chiariamo subito, io sono una persona definibile come montiana, il quale risponde, dalle più alte questioni alle mere domande riguardanti il contenuto della colazione, che bisogna liberarci di questa classe politica.
Come? mi chiedete?
Ormai galera ed esilio non bastano più, dato che appena si libera un posto al porcile, un nuovo protagonista bramoso del titolo e dei soldi si lancia nella mischia, non importa se nelle aule della nostra democrazia o di un "mero" consiglio regionale.
Propongo mobilitazione, interesse, anche il solo leggere un giornale per iniziare. Se leggete “aumento IRPEF*” non rimanete a scorgere le parole dal vetro della vostra mancanza di interesse. Ormai internet ci permette conoscenza, gratuita, veloce e sempre disponibile. Come diceva il defunto cofondatore dell'Apple, “Siate affamati, siate ingenui”.
*P.s. Per intenderci si tratta dell'Imposta Reddito Persone Fisiche.

lunedì 5 dicembre 2011

Scusa, Italia.

Stamattina all'edicola non ho trovato più copie del Sole24ore: siamo diventati tutti economisti con l'avvicinarsi delle cose serie?

Ma esserlo prima era chiedere troppo?

Siamo stati 22 anni a parlare di mignotte, circhi e delle colpe lasciate dietro da tangentopoli, ed intanto il debito pubblico cresceva, le opere pubbliche erano incompiute, il tutto si chiudeva a parlare di Pacs si, Pacs no.
Si parlava di Berlusconi (da me sempre disprezzato) e delle sue colpe, si parlava della sinistra incapace di rappresentare una seria opposizione, di Di Pietro che non sapeva parlare e di Vespa membro della premiata ditta Servi & co.

Ma la colpa non la si può dare sempre agli altri.
La colpa è mia. Si, avete letto bene, è mia. Io che ho abbaiato tanto negli anni passati sotto lo scudo del mio essere solo un liceale prima, e un semplice universitario dopo. La colpa è mia che rendevo il mio essere cittadino limitato al momento del voto, senza parlare, ragionare o fare pensieri coerenti; lasciandomi trascinare nei teatrini politici sulla Rai oppure girando canale disgustato. 

La colpa è di Riccardo, è una colpa solidale tra tutti noi cittadini, ma è pur sempre mia.

Scusami Italia nostra, cercherò di essere un cittadino migliore.

E' per questo che scrivo.
E' per questo che leggo.
E' per questo che studio.
E' per questo che ascolto tutti e ne traggo insegnamenti oltre che spunti di riflessione.


E non rifugiatevi sotto la scusa che sono IO troppo serio o troppo noioso, è la scusa dei codardi e voi non lo siete, dovete trovare solo la voglia.

domenica 4 dicembre 2011

Donne

Mi piacciono le ragazze,
che quando camminano lasciano un buon odore, uno di quelli che ti fà sognare posti lontani,
quelle che camminano con passo leggero per strada con un'eleganza tutta loro,
quelle che con un sorriso illuminano la serata,
quelle che pensano di essere orribili ma non si accorgono di essere la cosa più bella da scoprire al mondo,
quelle con il vestito leggero di lino d'estate che fanno volare la fantasia,
che in costume sono mille e mille volte più vive e sexy dei sorrisi spenti dei calendari,
che studiano ore intere sui banchi della biblioteca e sbuffano alzando gli occhi al cielo,
che sognano ad occhi aperti,
quelle che scherzano con gli amici in maniera sincera anzichè solo per cortesia,
quelle che non commettono lo stesso errore di noi uomini e pensano di non essere superiori ma eguali,
quelle che non si fanno mettere i piedi in testa,
quelle che dinnanzi al veleno spiazzano con la loro educazione,
quelle che sanno che c'è un tempo giusto per tutto, dal tatuaggio all'amore,
che non si accontentano,
quelle che viaggiano con la mente o con il corpo o con tutt'e due,
quelle che cantano a squarciagola le canzoni,
che ti sanno far ridere con la loro goffagine volontaria,
che amano il giusto,
quelle che NON amano passare il pomeriggio al caffè senza far nulla,
quelle che NON vogliono farsi vedere solo per il gusto di apparire,
quelle che hanno uno sguardo di pura estasi dinnanzi alle vetrine (ma non esageriamo eh!!),
anche quelle che pur sapendo che sono osservate fanno finta di nulla perchè è un pò la regola del gioco,
quelle che stanno a dieta ma un gelatino ci scappa sempre,
quelle che pensano di essere un disastro appena sveglie ed invece sono il miglior buongiorno,
quelle che scoppiano di fatica sulla via del mare tentando di fare moto e divenendo del colore rosso pomodoro in faccia,
quelle che si fanno la coda prima di mettersi a lavorare,
quelle che camminano lente tra gli scaffali di una libreria,
quelle che non sono troppo serie,
quelle che non sono troppo sceme,
quelle che in abito da sera sono uno spettacolo mozzafiato,
quelle che al posto della foto da book fotografico su facebook mettono la foto mentre cazzeggiano,
quelle che all'abito firmato durante il giorno sostituiscono la loro abilità nel mischiare i colori,
quelle che accettano le sfide della vita,
quelle che non hanno pregiuidizi,
quelle che ti guardano finchè non gli ricambi lo sguardo e ti accorgi di loro,
quelle che con un piccolo difetto che le fà impazzire e, guarda un pò, ti piace proprio quella cosa,
quelle che bevono non per divertirsi come pazze ma perchè un bicchierino ci sta ogni tanto,
quelle che vanno in discoteca per passare una serata diversa e non che sia loro normalità,
quelle che ti salutano e non si ricordano il tuo nome ma tentano di fare le vaghe,
quelle che osano,
quelle che sanno quando dire basta,
quelle che...sono tutto ciò che vuoi ma ancora non lo sai...


Solo Pensieri

Nella vita ti succedono cosi tante cose, belle e brutte, che è impensabile trascriverle. Forse al massimo le puoi tramandare,ai figli, agli amici, alla donna che ami, l'importante è che da essi non siano accolte come semplici parole ma come pensieri.
Alla fine noi e solo noi possiamo e dobbiamo fare le nostre esperienze...se vivessimo per verbo altrui che vita sarebbe?
Se invece di avere amici avessimo persone che ti subordinano a loro stesse, se invece di amori fossimo semplici elementi di rimedio alla solitudine, o se invece di vita avessimo un'esistenza chiusa tra televisione e semplice clichè per ogni età (giochi,motorino,discoteca,alcool,fumo,videogiochi sesso) senza assaporarli davvero...che vita sarebbe?

Perciò nella vita è necessario che viviamo ogni giorno a pieno, certo, ma è altrettanto importante che non dimentichiamo il rispetto per noi stessi e la fortuna che possediamo.

  1. Tieniti stretto gli amici, quelli veri, con cui ti senti davvero legato e che ricambiano questo sentimento.
  2. Sorridi sempre: le persone che hai davanti pensi siano incoraggiate da una persona che le guarda con sospetto o con tristezza?
  3. Tutte le persone sono conoscenze che non hai ancora fatto, dal compagno/a di autobus la mattina, allo straniero/a che incontri in vacanza, anche per un'ora sola, anche per un minuto.
  4. Di gente che ti parla dietro ce nè e ce ne sarà sempre ( a Latina più che mai) ma pensi che innervosendoti o piangendo cambi qualcosa o migliori nulla? Fidati di me fregatene e sorridi con chi sà apprezzare il tuo sorriso.
  5. Prima di dire qualunque cose di qualsiasi persona, pensa se lo facesse lui a te, e se sarebbe una cosa giusta.
  6. Le donne sono fatte per essere amate e trattate da principesse, gli uomini invece per essere fratelli gli uni con gli altri o avversari che si rispettano l'uno con l'altro come (dovrebbere essere) gli uomini di sport.
  7. Ascolta tutti i consigli anche se dopo non li accetti, puoi solo guadagnarci.
  8. Non odiare ma pretendi il rispetto che meriti da chi non te lo dà...se poi se ne frega tu fregatene di consequenza.
  9. Errori ne facciamo tutti, l'importante è cercare di evitarli prima e risolvere tutte le situazioni in sospeso dopo.
  10. La violenza al di fuori della competizione è una cosa che rimane da criminali e/o idioti.
  11. Essere "criminali" non è una cosa per cui vantarsi ma solo vergognarsi!
  12. Non serve che ti fai un book fotografico da modella o una fama di duro sciupafemmine, alla fine le persone che hai davanti vogliono il vero/a te e non la foto in cui hai una posa sexy o storielle su quanto tu sia fico.
  13. Cristo, pensa solo a ridere della vita...e ricorda che c'è gente di 80 anni che non è ancora matura, ma questa non è una scusa per non crescere dai 15 fino ai 30 anni!!

Breve invece dello studio

Sorseggiava il vino con calma, pensando che non c'era fretta. Un buon rosso come quello valeva ben più dei 10 minuti che si poteva concedere, ma gli esami non sono esseri umani: sono date, limiti imposti da un preciso dovere...e dinnanzi ad essi non c'è piacere o donna che valga (sempre teoricamente).

Il rio Douro scorreva dinnanzi a sè, lento e freddo, prima di essere accolto dall'Atlantico, mentre nella sua mente si svolgevano tali pensieri di vino e vita. Barche leggere a vela con marchi di famose case vinicole del vino
ben in vista, galleggiavano pigramente, svegliandosi sussultamente ad ogni ondata che dal mare arrivava fin sotto il ponte Luis.

Quella struttura in ferro simbolo di un uomo dell'ottocento sempre pronto a dimostrare il suo potere sulla natura e sugli altri uomini lo aveva sempre affascinato...e poi il fatto che lo avesse progettato lo stesso ingegner Eiffel, celebre per la sua torre parigina, gli faceva ricordare Parigi ed i suoi vicoli stretti ed unici. Bah! 20 anni e pensieri da uomo vissuto, questo era l'unico vero peccato! P
ensò tra sé, ma intanto il vino era finito ed era ora di ritornare alla sua piccola camera di pensione a studiare.
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