È domenica mattina.
Già di per sé questa osservazione merita un lungo tempo di meditazione sotto le coperte. Fuori il grigio delle mattinane milanesi mi attende con un torpore che preannuncia una primavera di aprile che verrà. Mi alzo lentamente mentre la sveglia suona – su previdente scelta passata – le note di Sunday Morning dei Velvet Underground e, dopo una doccia ben oltre la soglia del risparmio idrico, mi vesto e decido di uscire.
Già di per sé questa osservazione merita un lungo tempo di meditazione sotto le coperte. Fuori il grigio delle mattinane milanesi mi attende con un torpore che preannuncia una primavera di aprile che verrà. Mi alzo lentamente mentre la sveglia suona – su previdente scelta passata – le note di Sunday Morning dei Velvet Underground e, dopo una doccia ben oltre la soglia del risparmio idrico, mi vesto e decido di uscire.